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CRITERI DI OTTIMAZIONE
DEL RENDIMENTO DI UN MOTORE PRIMO TERMICO
Versione integrale del quarto Brevetto, Attestato (link 20)
INTRODUZIONE
Il CALORE è classificato come ENERGIA di SECONDA SPECIE perché può compiere LAVORO CICLICO (ripetibile periodicamente) soltanto tramite MOTORI TERMICI, costituiti essenzialmente da una CAMERA di COMBUSTIONE dove si svolgono i CICLI PRIMARI nel Piano Entropico Ω(T,S) e da un ALBERO MOTORE dove si realizzano i corrispondenti CICLI INDOTTI nel Piano Meccanico O(F,s), TRASFORMANDO (almeno in parte) il CALORE in LAVORO, detto ENERGIA di PRIMA SPECIE.
CAMERA e ALBERO sono collegati da una Trasmissione Meccanica chiamata CATENA CINEMATICA, formata da pochi elementi statici (Condotti, Valvole, Deviatori, ecc.) nelle TURBINE, oppure dal Meccanismo BIELLA-MANOVELLA nei MOTORI ALTERNATIVI.
In questi casi la CATENA CINEMATICA modifica la TERMODINAMICA e il RENDIMENTO dei CICLI TERMICI anche e non solo a causa degli ATTRITI, specialmente nei MOTORI ALTARNATIVI ancor più che nelle TURBINE a GAS di uguale POTENZA.
In sostanza le CATENE CINEMATICHE modificano il RENDIMENTO dei MOTORI TERMICI, specie ALTERNATIVI, ma lascia INVARIATO quello dei MOTORI MECCANICI, con valore UNITARIO in assenza di ATTRITI.
Dimostreremo in seguito che MODIFICANDO opportunamente il Meccanismo BIELLA-MANOVELLA si può migliorare il RENDIMENTO dei MOTORI ALTERNATIVI, addirittura fino a SUPERARE quello TEORICO calcolato nella CAMERA di COMBUSTIONE.
Questi RISULTATI (inattesi quanto imprevedibili) mettono in discussione alcuni dei più importanti Teoremi di FISICA SPERIMENTALE, in particolare la VALIDITA' del Postulato di CARNOT-CLAUSIUS, cioè del SECONDO PRINCIPIO della TERMODINAMICA e il suo LEGAME con la FUNZIONE di STATO chiamata ENTROPIA, tenendo conto che anche il RENDIMENTO del CICLO di CARNOT invertibile si svolge in un MOTORE TERMICO e quindi viene condizionato da una CATENA CINEMATICA.
Si tratta dei principali argomenti di una TESI di LAUREA redatta presso "LA SAPIENZA" di ROMA, avente per Titolo:CRITERI di OTTIMAZIONE del RENDIMENTO di un MOTORE PRIMO TERMICO.
Che poi (in Appendice) sconfina in una LEGGE ASSOLUTA (applicabile per via sperimentale) che include la necessaria modifica di altri TEOREMI ritenuti intoccabili, in particolare il Concetto di INTEGRALE INDEFINITO (o PRIMITIVA) di una FUNZIONE CONTINUA.Questi ARGOMENTI formano l'EPILOGO di questa RICERCA.
RIASSUNTO
(π+α1)≤φ≤(2π+α2) ⇒ (AOP*)
Ma anche la MACCHINA PERFETTA di CARNOT (priva di Attriti) è dotata di MECCANISMI, quindi quelle OTTIMAZIONI possono MODIFICARE il suo RENDIMENTO, cioè l’EQUAZIONE di CLAUSIUS e il DIFFERENZIALE dS=δQ/T chiamato ENTROPIA, che abbiamo RISOLTO nei Piani MECCANICI O(F,s),O(p,V) con EQUAZIONI di STATO Tipo ΔS=f(F,s)=g(p,V), generalmente INDIPENDENTI dallo Scambio TERMICO (δQ), con notevoli ma prevedibili conseguenze FISICO MATEMATICHE, specialmente TERMODINAMICHE.
DESCRIZIONE
Per tutti i MOTORI TERMICI le perdite di LAVORO sono in media del 6% con ηA∼0,94 e del 9% quelle di CALORE con ηC∼0,91, come confermano i CICLI INDICATI (ℑ0) dove η0=ηCηA riduce di circa il (6+9)=15% i RENDIMNTI η=L/Q dei CICLI IDEALI. Quindi la (1) può assumere il seguente VALORE STATISTICO approssimato:
La NOVITA’ delle EQUAZIONI (5),(6),(7) e di altre dello stesso Tipo, che per brevità omettiamo, consiste nel fatto che SEPARANO le grandezze TERMICHE (primi membri) dalle grandezze MECCANICHE (secondi membri).
E’ quanto BASTA per DIMOSTRARE che l’ENTROPIA dS=δQ/T non può rappresentare il TEOREMA di CARNOT, la MISURA della Irreversibilità Termica di CLAUSIUS, una comune FUNZIONE di STATO ΔS=f(p,V)=g(F,s) erroneamente considerata l’ESPRESSIONE MATEMATICA del SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA.
A questo punto riteniamo che quanto PRECEDE (Titolo, Riassunto, Descrizione) basti a qualificare le Caratteristiche e lo Scopo della RICERCA, riservandoci (a richiesta) di presentare ulteriori notizie.
Tuttavia, per maggior chiarezza, conviene aggiungere alcuni DETTAGLI corredati da FIGURE, TABELLE, DIAGRAMMI, ESEMPI numerici, che brevemente cercheremo di descrivere tenendo conto di eventuali MODIFICHE e dei possibili ERRORI, omettendo per brevità di commentare i procedimenti che conducono alle EQUAZIONI TERMODINAMICHE (5),(6),(7) e a quelle che seguiranno.
1) CICLI IDEALI.
2) MECCANISMO BIELLA-MANOVELLA CENTRATO (fig.5).
3) MECCANISMO BIELLA-MANOVELLA ECCENTRICO (fig.6,7).
4) OTTIMAZIONE del MECCANISMO ECCENTRICO (fig.6,7).
5) Ciclo IDEALE OTTO, (fig.8,9).
6) CICLO IDEALE DIESEL, (fig.10,11).
Nei Piani O(F,s) e Ω(RT,S/R), il CICLO si svolge nel precedente CILINDRO, di LUNGHEZZA c1=8cm, SPAZIO NOCIVO c0=sB=0,5cm, RAPPORTO di COMPRESSIONE d=8/0,5=16, CORSA c=7,5cm, ESTENSIONE λ=b/r=4, confermando FA=400N, FD=900N, (S/R)A»6,1386, (S/R)D∼8,1659, con sC∼0,8923, quindi, dopo aver completato i 4 VERTICI (A,B,C,D) si applicano le (6)1 col seguente risultato:
7) MOTORE OTTO CENTRATO (Tabella A e figure 5,12,13).
jo
|
e(j)
|
s(cm)
|
F(N)
|
Fs(J)
|
s*(cm)
|
F*(N)
|
F*s*(J)
|
(S*/R)M
|
113
|
1,0129
|
3,5082
|
1268,43
|
44,50
|
4,0928
|
1284,79
|
52,58
|
6,7101
|
247
|
1,0129
|
3,5082
|
2853,47
|
100,12
|
4,0928
|
2890,79
|
118,31
|
8,7374
|
8) MOTORE OTTO ECCENTRICO (Tabella B e figure.7,14,15).
jo
|
e(j)
|
s(cm)
|
F(N)
|
Fs(J)
|
s*(cm)
|
F*(N)
|
F*s*(J)
|
(S*/R)M
|
133
|
1,6366
|
3,9118
|
1089,08
|
42,60
|
3,2846
|
1782,39
|
58,54
|
6,7585
|
262
|
0,9989
|
3,1746
|
3282,49
|
104,21
|
3,3589
|
3278,88
|
110,13
|
8,3607
|
9) MOTORE DIESEL CENTRATO (Tabella C e figure 5,16,17).
jo
|
e(j)
|
s(cm)
|
F(N)
|
Fs(J)
|
s*(cm)
|
F*(N)
|
F*s*(J)
|
(S*/R)M
|
127
|
0,9213
|
2,2952
|
2297,40
|
52,73
|
3,4688
|
2116,59
|
73,42
|
7,3791
|
233
|
0,9213
|
2,2952
|
5169,15
|
118,64
|
3,4688
|
4762,34
|
165,20
|
9,4065
|
Il Rendimento INDOTTO (η*∼502) risulta inferiore del 20% rispetto a (14),(η∼0,624) del CICLO PRIMARIO. Anche adesso l’APPROSSIMAZIONE (4) ηE∼0,85x0,502∼0,43 diventa affidabile IGNORANDO la COMBUSTIONE.
10) MOTORE DIESEL ECCENTRICO (Tabella D e figure 10,11).
jo
|
e(j)
|
s(cm)
|
F(N)
|
Fs(J)
|
s*(cm)
|
F*(N)
|
F*s*(J)
|
(S*/R)M
|
145
|
1,4230
|
2,6017
|
1927,64
|
50,15
|
2,8571
|
2743,03
|
78,37
|
7.3483
|
248
|
0,9386
|
2,0764
|
5947,48
|
123,49
|
2,8263
|
5582,30
|
157,77
|
9,0867
|
Questo RENDIMENTO INDOTTO (η*∼0,591) è inferiore del 5% rispetto a quello (14),(η∼0,624) del CICLO PRIMARIO (ℑ) svolto nel CILINDRO, ma supera del 18% il RENDIMENTO INDOTTO (17),(η*∼0,502) del MOTORE DIESEL CENTRATO.
11) CONCLUSIONE
Il RENDIMENTO di tutte le MACCHINE TERMICHE a Combustione Interna può CRESCERE notevolmente OTTIMIZZANDO le CATENE CINEMATICHE, cioè MODIFICANDO opportunamente i rispettivi MECCANISMI che trasmettono le FORZE Termiche del Gas dalla CAMERA di Combustione all’ALBERO.
RIVENDICAZIONI
Seguono i DISEGNI (4 Tabelle e 19 Figure).